19 Luglio 2024

Abrasioni da sfregamento: cosa fare

Le abrasioni da sfregamento sono lesioni cutanee comuni causate dal contatto della pelle con superfici ruvide. Questo tipo di ferita, noto anche come “escoriazione” o “sbucciatura,” si verifica quando la pelle scivola su una superficie dura, provocando la rimozione degli strati superiori della pelle. Un esempio frequente è l’abrasione stradale, che si manifesta spesso in seguito a cadute su asfalto.

È possibile che le abrasioni possano essere dolorose, dato che espongono le terminazioni nervose cutanee, ma generalmente non provocano sanguinamenti intensi. Di solito, è possibile trattarle a casa, seguendo opportune pratiche di pulizia e cura per favorire una rapida guarigione e prevenire infezioni.

Tipi di abrasioni da sfregamento e sintomi

È possibile classificare le abrasioni da sfregamento in tre gradi distinti, a seconda della profondità e della gravità della lesione. Le abrasioni di primo grado coinvolgono esclusivamente l’epidermide, lo strato superficiale della pelle. Queste lesioni sono considerate lievi e non provocano sanguinamento. Le abrasioni di primo grado, come le sbucciature al ginocchio, sono dolorose ma di solito guariscono rapidamente con una cura domiciliare adeguata.

Le abrasioni di secondo grado, invece, si estendono oltre l’epidermide fino a coinvolgere il derma, il secondo strato di pelle. Queste possono causare un lieve sanguinamento e richiedono una maggiore attenzione durante il trattamento per evitare eventuali infezioni.

Infine, le abrasioni di terzo grado, note anche come ferite lacero-contuse, sono molto severe e coinvolgono tessuti più profondi sotto il derma. Possono causare sanguinamenti intensi e necessitano di interventi medici immediati per prevenire complicazioni gravi e facilitare la guarigione. Riconoscere e comprendere i vari gradi di abrasioni è fondamentale per adottare un trattamento adeguato e tempestivo.

Come trattare un’abrasione da sfregamento a casa

Per il trattamento domiciliare delle abrasioni di primo e secondo grado, è fondamentale seguire alcune prassi di cura accurata e igienica. Si consiglia di iniziare con mani pulite per evitare la contaminazione della ferita; la zona colpita deve essere delicatamente pulita con acqua tiepida e sapone neutro, rimuovendo terra o particelle estranee con l’ausilio di pinzette sterilizzate.

Nei casi in cui l’abrasione non sanguina, è spesso consigliabile lasciare la ferita scoperta affinché possa respirare. Se invece è presente sanguinamento, è opportuno applicare una leggera pressione con un panno pulito o una benda, possibilmente elevando la parte del corpo interessata per facilitare l’arresto del sangue.

Una volta fermato il sanguinamento, l’area deve essere coperta con un’appropriata medicazione di copertura per consentire all’ambiente di conservare il corretto grado di umidità. Può essere d’aiuto anche l’utilizzo di garze, creme o spray a base di Rigenase® e Poliesanide che accelerano la guarigione della ferita, formando una barriera contro l’ambiente esterno. È necessario pulire e medicare la ferita quotidianamente per monitorare l’eventuale insorgenza di infezioni.

Il processo di guarigione delle abrasioni

Il processo di guarigione delle abrasioni varia a seconda della gravità della lesione, ma generalmente segue una serie di fasi predeterminate. Subito dopo l’infortunio, l’organismo inizia a formare un coagulo di sangue per arrestare il flusso ematico. Successivamente, si sviluppa un’escara, una crosta naturale che protegge la zona lesa e permette una guarigione sicura.

Durante la fase di guarigione, è fondamentale non rimuovere la crosta, poiché funge da barriera contro infezioni e ulteriori traumi: con il tempo, nuove cellule cutanee si formeranno sotto l’escara, che cadrà spontaneamente una volta completata la rigenerazione del tessuto. La pazienza e una corretta cura della ferita sono essenziali per minimizzare il rischio di cicatrici e infezioni.

La maggior parte delle abrasioni guarisce senza lasciare segni permanenti, allo stesso tempo però, è essenziale mantenere la ferita pulita e ben idratata durante tutto il processo di guarigione per facilitare una rigenerazione ottimale dei tessuti e prevenire complicazioni.