09 Agosto 2024

Eritema solare: cos’è, come si cura e previene

L’eritema solare rappresenta una condizione cutanea comune ma spesso sottovalutata, causata da un’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti (UV) del sole. Questo fenomeno non solo provoca un notevole disagio fisico, caratterizzato da arrossamento, gonfiore e dolore, ma può avere anche gravi implicazioni a lungo termine per la salute della pelle.

L’incidenza di eritemi solari ripetuti è strettamente associata a un aumento del rischio di invecchiamento precoce della pelle, formazione di lesioni più serie e sviluppo di problematiche più gravi. Per questo motivo, comprendere le cause, i sintomi e le misure preventive è dunque fondamentale per salvaguardare la salute cutanea.

Che cos’è l’eritema solare?

L’eritema solare è una reazione infiammatoria acuta della pelle provocata dall’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti del sole. Questo fenomeno si manifesta attraverso un’intensa vasodilatazione e un aumento della permeabilità dei vasi sanguigni cutanei, causando arrossamento, gonfiore e, nei casi più gravi, formazione di vesciche.

In termini cellulari, l’eritema solare comporta modificazioni microscopiche della pelle, inclusa la formazione di cellule danneggiate dai raggi UV e una riduzione delle cellule di Langerhans, componenti importanti del sistema immunitario cutaneo. Queste alterazioni aumentano la suscettibilità a infezioni e altri danni.

Cause dell’eritema solare

A causare un eritema solare è principalmente l’esposizione prolungata e non protetta ai raggi ultravioletti del sole, in particolare le radiazioni UV-A e UV-B: tali radiazioni, infatti, differiscono per lunghezza d’onda e penetrazione cutanea. Le radiazioni UV-A, meno potenti ma più pervasive, penetrano fino agli strati profondi della pelle, causando danni a lungo termine come l’invecchiamento cutaneo precoce.

Le radiazioni UV-B, più potenti, sono maggiormente assorbite dalla pelle superficiale e sono le principali responsabili dell’insorgenza dell’eritema: la reazione della pelle a queste radiazioni varia in base al fototipo cutaneo: individui con pelle chiara (fototipo I e II) sono più suscettibili all’eritema rispetto a quelli con pelle scura (fototipo V e VI).

Altri fattori che contribuiscono all’incidenza dell’eritema solare includono la vicinanza all’equatore, l’altitudine, l’orario di esposizione (particolarmente critico tra le 10:00 e le 14:00), e la presenza di riflettori naturali come neve e sabbia, che aumentano l’intensità delle radiazioni UV.

Sintomi e segnali clinici dell’eritema solare

L’eritema solare si manifesta con una serie di sintomi che variano in intensità a seconda del fototipo cutaneo e della durata dell’esposizione ai raggi ultravioletti. I segni iniziali includono arrossamento della pelle, che solitamente compare entro 2-6 ore dall’esposizione e raggiungono il massimo dell’intensità tra le 12 e le 24 ore successive.

La pelle colpita può risultare calda al tatto e molto sensibile, provocando dolore e irritazione. Nei casi più gravi, si può arrivare alle scottature solari e possono formarsi vesciche piene di liquido, e possono manifestarsi sintomi sistemici, come brividi e febbre. In situazioni di estrema gravità, l’eritema solare può evolvere in ustioni di secondo grado, con rischio di disidratazione, squilibri elettrolitici, infezioni secondarie e persino shock.

A distanza di 4-7 giorni dall’esposizione, la pelle può iniziare a desquamare e a sfaldarsi, segno del processo di riparazione in corso.

Trattamento dell’eritema solare

Il trattamento dell’eritema solare mira principalmente ad alleviare il disagio e a favorire la guarigione della pelle danneggiata. Applicare quindi impacchi freddi o fare bagni tiepidi può ridurre il calore e il gonfiore cutaneo, mentre l’uso di crema, garze o spray a base di Rigenase e Poliesanide, aiuta a mantenere la pelle idratata e a promuovere la rigenerazione cellulare.

È altresì raccomandato bere abbondante acqua per prevenire la disidratazione, dato che la perdita di fluidi attraverso la pelle può essere significativa; evitare ulteriori esposizioni al sole è fondamentale per consentire alla pelle di riprendersi. Infine, in presenza di sintomi sistemici gravi o di vesciche estese, è opportuno consultare un medico per un trattamento più specifico e accurato.

Prevenzione dell’eritema solare

L’adozione di misure preventive inizia con la limitazione dell’esposizione diretta al sole, soprattutto durante le ore di maggiore intensità, tra le 10:00 e le 14:00; l’uso di abbigliamento protettivo, come cappelli a tesa larga e indumenti a maniche lunghe, è altamente raccomandato.

L’applicazione di creme solari ad ampio spettro con un fattore di protezione solare (SPF) di almeno 30 è essenziale; tali prodotti devono essere applicati generosamente su tutte le aree esposte della pelle e riapplicati ogni due ore, o più frequentemente in caso di sudorazione o dopo il contatto con l’acqua.

L’uso di occhiali da sole con protezione UV è altrettanto importante per proteggere gli occhi e la pelle circostante ed, evitare lettini abbronzanti e altre fonti artificiali di UV riduce significativamente il rischio di eritema solare e altre complicazioni cutanee a lungo termine.