27 Settembre 2024

Raggi ultravioletti: cosa sono e quali effetti hanno sulla pelle

raggi ultravioletti (UV) sono una componente fondamentale della luce solare con effetti significativi sulla salute umana. Queste radiazioni elettromagnetiche, pur essendo invisibili, interagiscono con la pelle in modi complessi che richiedono attenzione e consapevolezza.

Se da un lato i raggi UV sono essenziali per l’organismo, dall’altro un’esposizione eccessiva è associata a rischi rilevanti per la salute: un’adeguata conoscenza delle loro caratteristiche e proprietà è importante per promuovere pratiche di protezione efficaci e salvaguardare l’equilibrio tra benefici e rischi.

Cosa sono i raggi UV

Per comprendere cosa sono i raggi UV è importante sapere cos’è una radiazione elettromagnetica. Si tratta di un’energia pervasiva nell’ambiente, che si manifesta attraverso particelle chiamate fotoni che si muovono in onde alla velocità della luce.

All’interno dello spettro elettromagnetico, queste onde vengono classificate in base alla loro lunghezza (la “lunghezza d’onda”, appunto) e all’energia dei fotoni. Le categorie spaziano dalle onde radio, con la minore energia e le lunghezze d’onda più lunghe, fino ai raggi gamma, che presentano la massima energia e le lunghezze d’onda più brevi.

I raggi UV rientrano nello spettro elettromagnetico, posizionandosi tra i raggi X e la luce visibile e la loro energia dipende dalla lunghezza d’onda specifica, con una gamma che varia dai 10 ai 400 nanometri. Questa categoria di radiazioni si suddivide ulteriormente in tre principali tipi: UVA, UVB e UVC, ognuno dei quali presenta caratteristiche uniche in termini di penetrazione e impatto biologico.

I diversi tipi di radiazione UV

raggi UVA sono caratterizzati da lunghezze d’onda più lunghe e penetrano più profondamente nella pelle, raggiungendo il derma. Contribuiscono in modo significativo all’invecchiamento cutaneo, determinando la perdita di elasticità e la formazione di rughe.

raggi UVB, con lunghezze d’onda più corte, colpiscono principalmente l’epidermide e sono i principali responsabili delle scottature solari e di diversi tipi di cancro della pelle. Gli UVC, pur avendo la più alta energia, vengono completamente bloccati dall’ozono atmosferico e, quindi, non raggiungono la superficie terrestre.

Effetti dei raggi UV sulla pelle

In base alla tipologia e all’intensità dell’esposizione, i raggi ultra violetti hanno effetti differenti sulla pelle. A breve termine, l’esposizione ai raggi UVB può provocare scottature, un’infiammazione acuta della pelle che si manifesta con arrossamento, dolore e, in casi gravi, vesciche. Questo danno acuto è il risultato del danneggiamento del DNA nelle cellule epidermiche.

A lungo termine, entrambi i tipi di radiazione, UVA e UVB, possono contribuire all’invecchiamento precoce della pelle, noto come fotoaging: tale processo comprende la comparsa di rughe, perdita di tonicità e alterazione della pigmentazione.

Inoltre, l’esposizione cronica ai raggi UV incrementa significativamente il rischio di sviluppare tumori cutanei, inclusi carcinomi basocellulari, carcinomi spinocellulari e melanomi. Questi effetti derivano da mutazioni genetiche indotte dai danni cumulativi al DNA, influenzando i meccanismi di riparazione cellulare.

Fattori che influenzano l’esposizione ai raggi UV

Diversi fattori influenzano l’esposizione ai raggi UV e, di conseguenza, il potenziale impatto sulla pelle. La posizione geografica è determinante: le aree più vicine all’equatore ricevono una maggiore intensità di UV a causa della minore distanza percorsa dai raggi solari attraverso l’atmosfera.

L’altitudine ricopre un ruolo significativo: a quote elevate, l’atmosfera è meno densa, aumentando l’intensità dei raggi UV; anche l’ora del giorno influisce sull’esposizione, con i livelli più elevati di radiazione UV registrati tra le 10:00 e le 16:00, quando il sole è al suo zenit.

Le condizioni meteorologiche, sebbene nuvole e copertura possano ridurre l’intensità apparente dei raggi solari, non impediscono il passaggio dei raggi UV. Inoltre, superfici riflettenti come neve, sabbia e acqua possono amplificare l’esposizione, potenziando gli effetti sulla pelle.

Benefici dell’esposizione ai raggi UV

Nonostante i rischi associati all’esposizione ai raggi ultravioletti, esistono alcuni benefici derivanti da un’esposizione controllata. Uno dei vantaggi più riconosciuti riguarda la sintesi della vitamina D, un processo indotto dai raggi UVB che è essenziale per la salute delle ossa, poiché favorisce l’assorbimento del calcio. Allo stesso tempo, però, il tempo necessario per produrre una quantità sufficiente di vitamina D varia a seconda di fattori come il tipo di pelle, l’ora del giorno e la stagione.

Oltre alla sintesi di vitamina D, la terapia con raggi UV, nota anche come fototerapia, trova applicazione in ambito clinico per il trattamento di alcune condizioni dermatologiche come psoriasi, eczema e vitiligine. Questa forma di terapia sfrutta gli effetti modulanti dei raggi UV sul sistema immunitario e prevede l’esposizione controllata della pelle a fonti UV artificiali sotto supervisione medica.

Pur riconoscendo i benefici, è fondamentale bilanciare l’esposizione per prevenire danni cutanei, attuando un approccio consapevole che privilegia la salute e il benessere della pelle.

Consigli per proteggere la pelle dai raggi UV

L’adozione di adeguate misure preventive è fondamentale per garantire la salute della pelle. Tra questa, l’applicazione regolare di un filtro solare a largo spettro con un fattore di protezione solare (SPF) adeguato è uno dei metodi più efficaci per difendere la pelle dai raggi UVA e UVB. Si raccomanda di applicare la crema solare generosamente e di ripetere l’applicazione ogni due ore, soprattutto dopo aver nuotato o sudato.

Indossare indumenti protettivi, come cappelli a tesa larga e occhiali da sole con protezione UV, offre una salvaguardia aggiuntiva per le aree esposte; cercare l’ombra durante le ore di punta del sole, generalmente tra le 10:00 e le 16:00, può ridurre significativamente l’esposizione ai raggi UV diretti. Infine, è importante considerare che anche in giornate nuvolose, fino all’80% dei raggi UV possono penetrare attraverso le nuvole, rendendo indispensabile la protezione costante.