05 Marzo 2024
Ustione: cos’è, cause e rimedi
Le ustioni sono lesioni della pelle che possono essere provocate da un’eccessiva esposizione al sole o a radiazioni, ma anche da acqua bollente o da altri liquidi o oggetti incandescenti, da vapore, da fuoco, da corrente elettrica e da diverse sostanze chimiche.
Le ustioni rappresentano una delle più comuni cause di trauma in tutto il mondo e sono particolarmente diffuse sia nei bambini (24% delle ustioni totali) che negli adulti. Si tratta infatti di uno degli infortuni più comuni in ambito domestico e probabilmente sarà capitata, almeno una volta, a chiunque.
Sono definite in base al livello di gravità e alla causa scatenante: in questo articolo, conosceremo quali sono le diverse tipologie di ustioni e quali possibilità per un primo intervento efficace, ricordando che in caso di ustioni gravi, estese, dolorose o potenzialmente infette, è assolutamente necessario affidarsi al parere di un medico.
Le ustioni non sono tutte uguali e non vanno mai trascurate, soprattutto in quei casi dove la guarigione tende a tardare.
Ustioni: cause e pericoli
Come già abbiamo accennato, le ustioni sono una delle maggiori cause di infortunio domestico. Il motivo principale è che i rischi possono essere molti e tutti molto comuni, ragione per cui è necessario fare moltissima attenzione. Ma quali sono le maggiori cause di ustione?
L’ustione da radiazioni
Il sole o le sorgenti UV, come le lampade abbronzanti, possono determinare l’insorgenza di ustioni di varia entità a seconda della durata dell’esposizione. I raggi UV (ultravioletti) possono essere di tre tipi, quelli che preoccupano gli esseri umani sono: gli UVA hanno una lunghezza d’onda che arriva più in profondità nella pelle; gli UVB hanno una lunghezza d’onda che penetra sulla pelle superficialmente. Sebbene solo questi ultimi provochino ustioni, è bene proteggersi da entrambi in maniera adeguata per evitare problemi.
L’ustione da elettricità
È causata dal calore generato dalla corrente elettrica che, a seconda della potenza elettrostatica, può provocare ustioni di lieve o grave entità. In questo caso il rischio può arrivare anche da spine elettriche o altri dispositivi presenti in casa.
L’ustione da calore
L’ustione da calore è il più comune tra gli incidenti domestici, ed è provocata dal contatto con fiamme, oggetti roventi come padelle, forni e ferri da stiro o liquidi bollenti come acqua e olio. Per evitare questo inconveniente è molto importante fare attenzione durante le faccende di casa, soprattutto in cucina, ponendo la massima attenzione verso le norme di sicurezza.
L’ustione da acido e sostanze chimiche
Si possono creare lesioni cutanee gravi e profonde per via del contatto della pelle con sostanze chimiche come acidi, soda caustica e altri solventi corrosivi. Si tratta di un rischio molto presente in casa, a causa di detersivi, ma anche in alcuni luoghi di lavoro, come nel settore manifatturiero, edile o delle pulizie.
Tipi di ustione: sintomi
Oltre alla causa scatenante, le ustioni possono essere classificate anche in base alla loro gravità, che può essere variabile a seconda della durata del contatto con l’agente ustionante e quindi dalla profondità della lesione.
Ustioni di primo grado
Quelle di primo grado sono ustioni di lieve entità che interessano solamente lo strato più superficiale della pelle, l’epidermide, lasciando intatti gli strati più profondi.
Si tratta di bruciature o scottature provocate da lunghe esposizioni solari o dal breve contatto con un agente ustionante.
Generalmente non richiedono particolari trattamenti medici ma sono comunque accompagnate da sintomi quali l’arrossamento della zona interessata e la presenza di dolore, bruciore, prurito e gonfiore.
Ustioni di secondo grado
Le ustioni di secondo grado o a spessore parziale, sono quelle che interessano anche lo strato più profondo della cute, il derma. Dal momento che la barriera epidermica è stata compromessa, la ferita formerà delle vescicole contenenti liquido.
Sono particolarmente dolorose e guariscono grazie alla riepitelizzazione. Questo processo può portare alla generazione di cicatrici, in particolare se il tempo di guarigione si protrae oltre le 2-3 settimane.
Ustioni di terzo grado
Le ustioni di terzo grado o a tutto spessore, danneggiano non solo la cute ma anche lo strato sottocutaneo con conseguente necrosi dei tessuti e formazione di croste e macchie nere. La guarigione avviene grazie alla contrazione dei tessuti e alla formazione di tessuto cicatriziale.
La gravità delle ustioni dipende anche dalla sua estensione: si considerano localizzate le ustioni che interessano meno del 20% della superficie corporea (12-15% nei bambini); oltre questa soglia le ustioni sono considerate diffuse e gli effetti si ripercuotono sull’intero organismo.
Cosa fare in caso di ustione: rimedi
Qualora l’ustione non sia grave a livello di profondità, estensione e area del corpo interessata, è possibile adottare alcune semplici precauzioni che consentano una gestione efficace di questi piccoli incidenti.
Primo passo
Il primo intervento efficace consiste nel raffreddare la zona ustionata immergendola in acqua fredda (nota bene: non applicare ghiaccio sulla lesione e non porla direttamente a contatto con acqua corrente).
Disinfettazione e medicazione
Successivamente disinfettare l’area e applicare una medicazione in garze, crema o spray indicata per il trattamento di ustioni e bruciature. Qualora si presentassero vescicole ripiene di liquido sulla cute, non forarle.
Se il problema persiste
In caso di dolore o prurito persistenti e febbre è consigliabile consultare il proprio medico.
Cosa non fare in caso di ustione
È molto importante non intraprendere determinate azioni in caso di ustioni. Per prima cosa, sarebbe inopportuno rimuovere eventuali indumenti attaccati all’area affetta e questo potrebbe comprimere o lacerare l’epidermide, aggravando il danno.
È inoltre assolutamente sconsigliato l’uso di rimedi casalinghi sulla zona ustionata: prodotti come olio, ghiaccio o, addirittura, dentifricio, sebbene usati con buone intenzioni, possono portare a complicazioni indesiderate.
Un altro punto importante da ricordare è di evitare di forare le bolle che si formano sulla pelle ustionata; se queste vengono esposte all’aria, l’area lesionata potrebbe diventare più suscettibile alle infezioni.
Infine, si consiglia di non comprimere il punto, nonostante possa sembrare un gesto di aiuto, questa azione può causare ulteriori danni al tessuto lesionato.