07 Giugno 2024
Dermatite da acari della polvere: come si riconosce e cura
La dermatite da acari della polvere rappresenta una condizione cutanea causata da una reazione allergica alle proteine presenti negli escrementi e nei corpi degli acari della polvere, minuscoli artropodi che proliferano negli ambienti domestici.
Non visibili ad occhio nudo, gli acari della polvere sono presenti in molte case, prediligendo luoghi umidi e caldi come materassi, cuscini, tappeti e mobili imbottiti. La dermatite si manifesta attraverso sintomi quali prurito, arrossamento e infiammazione della pelle, simili a quelli osservati nell’eczema atopico.
A differenza delle reazioni cutanee causate da morsi di altri artropodi, come le cimici dei letti, la dermatite da acari della polvere è dovuta all’inalazione o al contatto diretto con gli allergeni prodotti da questi microrganismi.
Poiché gli acari della polvere si nutrono di scaglie di pelle umana, tendono a proliferare in aree frequentate da soggetti allergici; la gestione della dermatite da acari della polvere richiede misure specifiche per ridurre l’esposizione agli allergeni, oltre a trattamenti mirati per alleviare i sintomi cutanei.
Sintomi della dermatite da acari della polvere
La dermatite da acari della polvere si manifesta attraverso una serie di sintomi cutanei caratteristici, che possono variare in intensità a seconda della sensibilità individuale all’allergene e del livello di esposizione. I sintomi principali includono:
- prurito intenso: rappresenta uno dei sintomi più comuni e sgradevoli e può manifestarsi in modo localizzato o diffuso, provocando un forte desiderio di grattarsi;
- eritema: la pelle affetta appare arrossata, segno evidente di un’infiammazione in corso con l’arrossamento che può essere diffuso o concentrato in aree specifiche;
- eruzioni cutanee: piccole papule o vescicole possono emergere sulla superficie cutanea, conferendo alla pelle un aspetto irregolare e, in alcuni casi, squamoso;
- secchezza cutanea: la pelle può diventare estremamente secca e ruvida al tatto, con tendenza alla desquamazione;
- lichenificazione: nei casi di esposizione prolungata o di grattamento cronico, la pelle può ispessirsi e presentare una texture ruvida e ispida, con un’accentuazione delle linee cutanee.
Oltre ai sintomi cutanei, chi soffre di dermatite da acari della polvere può spesso riscontrare altri sintomi allergici, come rinite allergica (caratterizzata da starnuti frequenti), congestione nasale, e lacrimazione oculare.
Questi sintomi tendono ad essere più pronunciati durante la notte o al risveglio, momenti in cui l’esposizione agli acari della polvere è maggiore.È importante sottolineare che tali manifestazioni possono influire significativamente sulla qualità della vita, causando insonnia e disagio fisico.
Diagnosi della dermatite da acari della polvere
Il medico, solitamente un dermatologo o un allergologo, inizia con una dettagliata anamnesi del paziente, focalizzandosi sui sintomi manifestati, la loro durata e frequenza, e le condizioni ambientali e domestiche del paziente.
Valutazione clinica
Durante la visita, il medico esamina attentamente la pelle del paziente per identificare segni visibili di dermatite come eritema, papule, secchezza e ispessimento cutaneo. Si procureranno inoltre informazioni riguardo alla presenza di altri sintomi allergici come rinite, tosse o sintomi asmatici.
Test cutanei per allergie
Uno dei metodi più comuni per confermare una sospetta dermatite da acari della polvere è il test cutaneo per le allergie. Questo test prevede l’applicazione di piccole quantità di estratto purificato di allergeni, inclusi quelli degli acari della polvere, sulla superficie della pelle, solitamente sull’avambraccio o sulla schiena.
Dopo circa 15 minuti, si osservano le reazioni cutanee: la formazione di una piccola bolla rossa pruriginosa indica una reazione allergica positiva. Questo test, pur essendo molto informativo, può presentare effetti collaterali lievi come prurito e arrossamento temporanei.
Esame del sangue
Nei casi in cui il test cutaneo non sia praticabile, ad esempio per la presenza di una condizione cutanea che potrebbe influenzarne i risultati o per l’assunzione di medicinali che alterano la risposta allergica, si può ricorrere all’esame del sangue.
Questo test misura il livello di specifici anticorpi IgE nel sangue, prodotti in risposta agli allergeni degli acari della polvere. L’esame del sangue può anche fornire informazioni sulla severità della sensibilità allergica.
Valutazione delle condizioni ambientali
Il medico potrebbe inoltre indagare sulle condizioni ambientali della casa del paziente, poiché la presenza di quantità significative di acari della polvere è comune in ambienti caldi e umidi, con elevata concentrazione di tessuti come tappeti, tende, e arredi imbottiti. Elementi come la presenza di animali domestici e l’abitudine di dormire nella stessa stanza degli animali possono complicare la diagnosi.
Prevenzione e gestione domestica degli acari della polvere
L’adozione di misure preventive appropriate può fare una significativa differenza nella qualità della vita delle persone affette. Di seguito sono riportate le principali strategie di prevenzione e gestione:
- utilizzo di coperture antiacaro: materassi, cuscini e piumoni dovrebbero essere rivestiti con fodere antiacaro, realizzate con tessuti a trama fitta, in modo da fungere da barriera fisica, impedendo agli acari di colonizzare la biancheria da letto e riducendo l’esposizione agli allergeni durante il sonno;
- lavaggio regolare della biancheria da letto: tutti i componenti della biancheria da letto dovrebbero essere lavati settimanalmente in acqua calda, preferibilmente a una temperatura superiore a 54,4°C. Questo trattamento termico è sufficiente per uccidere gli acari e rimuovere gli allergeni. Gli articoli non lavabili in acqua calda possono essere trattati nel congelatore per 24 ore per eliminare gli acari, seguiti da un lavaggio per rimuovere gli allergeni residui;
- mantenimento di bassi livelli di umidità: gli acari prosperano in ambienti umidi e, pertanto, è essenziale mantenere un’umidità relativa inferiore al 50%. L’uso di deumidificatori e condizionatori d’aria può aiutare a raggiungere questo obiettivo. Un igrometro può essere utile per monitorare costantemente i livelli di umidità all’interno della casa;
- scelte di arredamento appropriate: optare per pavimenti in legno, piastrelle o linoleum anziché tappeti e moquette, soprattutto in camere da letto, può limitare l’habitat degli acari; gli arredi imbottiti e le tende pesanti dovrebbero essere sostituiti con alternative facili da pulire e meno propense ad accumulare polvere;
- pulizia frequente e accurata: la rimozione regolare della polvere è essenziale. L’uso di panni umidi o trattati con olio evita che la polvere diventi sospesa nell’aria; aspirare frequentemente pavimenti e mobili imbottiti con aspirapolvere dotati di filtri HEPA (High-Efficiency Particulate Air) può ridurre significativamente la presenza di acari e dei loro allergeni;
- riduzione degli oggetti che raccolgono polvere: l’eliminazione del disordine nelle stanze, in particolare nelle camere da letto, può ridurre le superfici che accumulano polvere: libri, riviste, soprammobili e ornamenti dovrebbero essere ridotti al minimo per ridurre i potenziali nascondigli degli acari;
- gestione dei peluche e degli oggetti di stoffa: i giocattoli di peluche e altri oggetti tessili dovrebbero essere lavati regolarmente in acqua calda;
- filtrazione dell’aria: l’installazione di filtri HEPA sui sistemi di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata può ridurre la diffusione degli allergeni nell’aria domestica: è fondamentale sostituire regolarmente questi filtri per mantenerne l’efficacia;
pulizia degli animali domestici: gli animali domestici possono trasportare e distribuire allergeni, e quindi vanno puliti frequentemente gli spazi utilizzati da loro, lavate regolarmente le loro lettiere e mantenendoli fuori dalle camere da letto.