12 Marzo 2024
Ferite cutanee: come prendersene cura
Le ferite cutanee lievi rappresentano uno dei traumi più frequenti tra gli adulti e i bambini. Seppure siano un inconveniente molto comune, è sempre importante trattarle sempre in maniera adeguata, in modo da evitare spiacevoli complicazioni derivate da infezioni.
Per questo motivo può essere di aiuto conoscere le tipologie di lesioni cutanee post-traumatiche più comuni e i primi interventi efficaci da poter attuare sulla zona colpita per favorire la guarigione e prevenire grattacapi.
Si ricorda che, in caso di lesioni di grave entità, occorre fare riferimento al pronto soccorso o al parere di un medico.
Ferite cutanee post-traumatiche: le più frequenti
Non tutte le ferite sono uguali e ad ogni tipo di ferita deve essere dedicata un’attenzione ed un trattamento differente. Le tipologie variano a seconda di alcuni fattori che possono andare dalla profondità della lesione, dalla regolarità e dalla forma del taglio, oppure dal trauma subito.
Le abrasioni a spessore parziale
Le abrasioni sono causate dallo sfregamento della pelle contro superfici ruvide come l’asfalto. Interessano solo lo strato superficiale cutaneo e nei casi più lievi non comportano sanguinamenti.
Le escoriazioni a spessore parziale
Come per le abrasioni, anche le escoriazioni sono determinate da sfregamento contro superfici ruvide: lo strato superficiale della cute viene compromesso con conseguente perdita di sangue. Queste lesioni interessano solo gli strati epidermici e non comportano problemi particolari.
Ferite
Sono lesioni che provocano un’interruzione nella continuità della cute, e possono essere più o meno profonde, con o senza interessamento dei tessuti sottostanti (vasi sanguigni, muscoli).
Ferite da taglio o lacerazioni
Sono traumi lacerativi lineari con margine netto sulla pelle causati da oggetti taglienti come coltelli e vetri. Si tratta di uno degli infortuni più comuni, sia a casa che in alcuni luoghi di lavoro.
Ferite da punta
A differenza di quelle da taglio, le ferite da punta si presentano più sviluppate in profondità che in superficie. Spesso sono prodotte da oggetti appuntiti come aghi e chiodi.
Ferite lacere
Sono determinate da un’azione di strappo o stiramento violento della cute (causati ad esempio da ganci, uncini o artigli di animali) e si presentano con bordi irregolari e frastagliati.
Ferite lacero-contuse
Oltre alla lacerazione, queste ferite presentano anche una zona circostante contusa. È il caso di ferite causate da oggetti duri e irregolari, come ad esempio rocce o sassi.
Come curare una ferita cutanea
Se le lesioni sono di piccola entità possono essere gestite in auto-medicazione seguendo poche semplici regole, con l’obiettivo di evitare sovrainfezioni e favorire la rigenerazione cutanea.
Pulire la lesione
Il primo intervento efficace consiste nella pulizia della lesione cutanea con un disinfettante, in modo da prevenire possibili proliferazioni batteriche che possono contribuire all’insorgenza di infezioni.
Ferite con corpi estranei
Qualora la ferita riportasse la presenza di corpi estranei come schegge di vetro, occorre rivolgersi direttamente al proprio medico o al pronto soccorso per procedere con la rimozione totale dei residui.
Medicare la ferita
Una volta disinfettata l’area, medicare localmente con garze, creme o spray indicati per il trattamento delle lesioni cutanee e procedere successivamente alla copertura con garze o cerotto.
Ferita infetta: come riconoscerla
Per capire se una ferita è infetta, bisogna riconoscere e verificare la presenza di alcuni sintomi come il gonfiore, l’arrossamento, il calore localizzato, la presenza di pus ed ulcere cutanee.
Un’infezione in una ferita tende a peggiorare con il passare del tempo; i sintomi predominanti, come il dolore, l’arrossamento e il gonfiore, tendono ad acuire la loro intensità.
Ferita infetta: cosa fare
In questi casi è necessario fare riferimento al proprio medico per avere una diagnosi accurata e procedere con un’eventuale terapia specifica. Nel frattempo, è importante mantenere pulita la ferita, disinfettarla e coprirla con una garza sterile.