03 Ottobre 2025

Bolle da scottatura e ustione: come curarle

Le bolle da scottatura sono una risposta del corpo alle ustioni. Sono in realtà molto importanti perché aiutano la guarigione, permettendo alla parte colpita di essere sempre protetta.

Proprio per questo motivo, è importante sapere come devono essere trattate in modo da curarle nel modo più adatto.

Cosa sono le bolle da scottatura

Una vescica da ustione è una bolla di liquido trasparente che si forma sotto la pelle come meccanismo di protezione del corpo in risposta a una bruciatura. Questo liquido, denominato “siero”, è simile al plasma, l’elemento liquido chiaro presente nel sangue, e contiene proteine e altri componenti ritenuti utili per la guarigione delle ferite. Il siero presente nelle vesciche da ustione, quindi, svolge un ruolo significativo nella rigenerazione dei tessuti danneggiati.

È importante distinguere le vesciche da ustione da quelle che si sviluppano a causa di frizioni ripetute, eruzioni cutanee o pelle pizzicata.

Le vesciche che si formano in seguito a un’ustione possono comparire sia in caso di lesioni lievi che gravi. È consigliabile non rompere la vescica, lasciando che questa rimanga intatta fino a quando l’ustione sottostante non sia completamente guarita.

Intervenire tempestivamente con semplici misure di primo soccorso può ridurre il danno cutaneo e, di conseguenza, prevenire la comparsa di vesciche da ustione.

Le ustioni possono essere suddivise in tre gradi distinti di gravità, ognuno dei quali può richiedere trattamenti specifici; alcune ustioni possono essere gestite a casa con interventi di primo soccorso, mentre altre, più gravi, necessitano di cure immediate da parte di professionisti medici, poiché possono mettere in pericolo la vita.

Le ustioni di primo grado interessano lo strato superficiale della pelle e non sempre provocano la formazione di vesciche; le ustioni di secondo grado, invece, colpiscono sia lo strato superficiale che quelli sottostanti della pelle e tendono a formare vesciche immediatamente; le ustioni di terzo grado penetrano negli strati più profondi della pelle e possono, o meno, includere la presenza di vesciche.

Il trattamento delle vesciche da ustione varia in base alla gravità dell’ustione sottostante: Per le ustioni di primo grado e quelle di secondo grado lievi, possono essere sufficienti le misure di primo soccorso. Per le ustioni di secondo grado moderate o gravi, e per tutte le ustioni di terzo grado, invece, è necessaria una cura più avanzata.

Anche le vesciche da ustione di lieve entità possono richiedere attenzione medica nel caso in cui l’ustione si infetti.

Rimedi per le bolle da scottatura

Le vesciche che si formano in seguito a ustioni di primo grado e a ustioni lievi di secondo grado possono generalmente essere trattate a casa e per favorire la guarigione della zona colpita, è possibile adottare alcuni accorgimenti.

Innanzitutto, è fondamentale lavare delicatamente l’area della vescica con acqua e sapone neutro; successivamente, si consiglia di applicare una pomata indicata per il trattamento di scottature, come quelle a base di Rigenase e Poliesanide. Per proteggere ulteriormente la zona, è utile avvolgerla con una garza sterile e non aderente, tenendola coperta e pulita.

Con il trattamento e la cura adeguati, la maggior parte delle bolle da bruciatura di lieve entità dovrebbe guarire entro un massimo di tre settimane. Qualora si noti che la vescica non mostri segni di miglioramento dopo circa una settimana, è opportuno contattare il proprio medico di fiducia.

Cosa non fare in caso di bolle da ustione

Se noti che la tua pelle ha sviluppato una vescica dopo un’ustione, è importante evitare di romperla ed in aggiunta, ci sono alcune precauzioni fondamentali da seguire.

Bisogna infatti evitare di applicare ghiaccio o acqua gelida direttamente sulla zona ustionata, poiché ciò potrebbe abbassare la temperatura corporea, nonché causare ulteriore dolore e danni ai tessuti cutanei; è anche sconsigliato utilizzare prodotti casalinghi. Tali sostanze infatti non favoriscono la guarigione e potrebbero peggiorare la condizione della pelle.

Si consiglia di resistere alla tentazione di grattare la bolla se dovesse causare prurito, poiché questo potrebbe farla rompere e renderla più suscettibile alle infezioni ed allo stesso tempo è utile evitare bendaggi stretti, poiché potrebbero esercitare una pressione eccessiva sulla vescica o limitare il flusso sanguigno.

Prima di toccare la vescica, assicurarsi sempre di lavarsi le mani per mantenerla pulita e correttamente medicata. È fondamentale mantenere l’area pulita e la vescica integra in modo che la pelle sottostante possa guarire senza infettarsi.

Prevenzione bolle da scottatura

Le ustioni e le bolle da ustione non sempre possono essere prevenute, ma gli esperti raccomandano alcune precauzioni per ridurre il rischio.

In cucina, è fondamentale prestare particolare attenzione quando si maneggiano oggetti caldi o ci si trova vicino a una fiamma, evitando di lasciare cibo incustodito sui fornelli. Si tratta di un’abitudine basilare per vari motivi, dato che il 33% degli incendi domestici si verificano proprio in cucina.

Un’altra misura di sicurezza consiste nel non fare superare mai i 50° allo scaldabagno, mentre può essere utile testare l’acqua utilizzando il gomito prima di fare il bagno o lavarsi, soprattutto per quanto riguarda neonati e bambini, per prevenire scottature.

Gli apparecchi caldi, i fiammiferi e gli accendini dovrebbero essere conservati in luoghi sicuri e fuori dalla portata dei bambini o di persone vulnerabili. È inoltre essenziale utilizzare soltanto contenitori di combustibile approvati per benzina, kerosene e prodotti simili.

Per evitare il congelamento della pelle, è importante indossare abiti adeguati alle condizioni climatiche; nel caso in cui la pelle venga esposta al gelo, occorre riscaldarla lentamente utilizzando acqua tiepida.

Infine, per chi prevede di passare molto tempo al sole o in condizioni di caldo, deve ricordare di applicare una protezione solare ad ampio spettro e cercare frequentemente l’ombra. Si deve tenere presente che alcuni farmaci potrebbero aumentare la sensibilità della pelle al sole, rendendo la protezione solare ancora più importante.

Scottature solari e vesciche da esposizione solare

Le scottature solari rappresentano una forma di ustione cutanea causata dall’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti (UV). In presenza di un danno più marcato, la pelle può sviluppare vesciche simili a quelle delle ustioni termiche, indice di un’infiammazione a livello del derma. Le bolle da sole contengono un liquido sieroso che contribuisce alla rigenerazione tissutale, ma la loro comparsa segnala un danno cellulare significativo.

Il trattamento richiede interventi tempestivi per limitare l’estensione della lesione e favorire la guarigione. È indicato raffreddare la zona con acqua fresca e l’utilizzo di garze sterili non adesive aiuta a proteggere la superficie senza compromettere il processo di riparazione.

In presenza di vesciche estese, dolore intenso o sintomi sistemici come febbre, nausea o brividi, è opportuno richiedere valutazione medica. Le scottature ripetute, oltre a causare danni permanenti alla pelle, aumentano il rischio di fotoinvecchiamento e carcinoma cutaneo. Per questo, la prevenzione mediante filtri solari ad ampio spettro, indumenti protettivi e un’esposizione consapevole rappresenta la principale misura di tutela dermatologica.

Come riconoscere un’infezione da ustione

L’integrità della pelle, compromessa dal calore, favorisce l’ingresso di microrganismi patogeni che possono ostacolare il processo di guarigione e, nei casi più gravi, provocare un’infezione sistemica.

I segni locali di infezione includono un aumento del dolore, arrossamento esteso, gonfiore, secrezioni giallastre o biancastre e la comparsa di un odore sgradevole. In alcuni casi, la vescica può rompersi spontaneamente e la pelle sottostante può apparire lucida o essudante. Sintomi generali come febbre, brividi o linfonodi ingrossati indicano che l’infezione potrebbe essersi diffusa, richiedendo un intervento medico immediato.

La diagnosi tempestiva è essenziale per prevenire complicanze come la cellulite batterica o la sepsi. La gestione dell’infezione deve essere affidata a un professionista sanitario, poiché interventi non adeguati possono aggravare la lesione e ritardare la cicatrizzazione. Mantenere la zona ustionata pulita e protetta rimane un elemento fondamentale nel percorso di guarigione.

Recupero cutaneo e cura della pelle dopo la guarigione

Dopo la guarigione della lesione, la pelle risulta particolarmente fragile, secca e sensibile agli agenti esterni, motivo per cui necessita di un trattamento mirato e costante.

L’idratazione quotidiana costituisce la base della rigenerazione epidermica, mentre nei casi di iperpigmentazione o discromie residue, l’uso controllato di prodotti depigmentanti sotto supervisione dermatologica può uniformare il tono della pelle.

Durante i mesi successivi all’ustione, è fondamentale limitare l’esposizione diretta ai raggi UV. L’applicazione di filtri solari ad alto fattore di protezione, anche su aree non visibilmente danneggiate, riduce il rischio di macchie e irritazioni. In alcune situazioni, il dermatologo può consigliare trattamenti specifici.

FAQ

È corretto forare le bolle da ustione per far uscire il liquido?

Le bolle non devono essere forate. Il liquido che contengono funge da barriera protettiva naturale e favorisce la rigenerazione dei tessuti sottostanti. Romperle espone la pelle a un rischio maggiore di infezione e può rallentare il processo di guarigione.

In quanto tempo guarisce una bolla da scottatura?

La durata della guarigione varia in base alla profondità e all’estensione dell’ustione. Le bolle dovute a ustioni superficiali o di secondo grado lieve tendono a risolversi nell’arco di una o due settimane, mentre quelle associate a lesioni più profonde possono richiedere fino a tre settimane o più..

Quando una bolla da ustione richiede assistenza medica?

L’intervento del medico è necessario quando la bolla interessa aree delicate come volto, mani, piedi o genitali, oppure quando copre una superficie superiore ai 5 cm di diametro. Anche la presenza di febbre, dolore intenso, gonfiore marcato o secrezioni purulente rappresenta un segnale di possibile infezione e richiede una valutazione specialistica.

Cosa fare se la bolla si rompe spontaneamente?

In caso di rottura spontanea, è fondamentale mantenere la massima igiene della zona lesionata. L’area deve essere pulita con delicatezza, protetta con una medicazione sterile e mantenuta asciutta. È opportuno monitorare quotidianamente l’evoluzione della lesione fino alla completa guarigione.

È utile applicare ghiaccio o rimedi casalinghi sulle scottature?

L’applicazione diretta di ghiaccio, olio, burro o altri rimedi casalinghi è fortemente sconsigliata. Il ghiaccio può danneggiare ulteriormente i tessuti e compromettere la circolazione locale, mentre sostanze grasse o profumate possono irritare la pelle e aumentare il rischio di infezione.