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09 Aprile 2024
Scottature solari, fattori di rischio e rimedi
Le scottature solari sono reazioni infiammatorie cutanee molto ricorrenti in particolare in estate, quando sono massime l’intensità e il livello di esposizione ai raggi solari. Sia al mare sia in montagna, una lunga esposizione al sole senza le corrette precauzioni può determinare lo sviluppo di questi fenomeni infiammatori della pelle, che, a seconda della gravità, possono aggravarsi fino a diventare vere e proprie ustioni.
Scottatura da sole: quali sono i sintomi
I sintomi di una scottatura solare si manifestano in diversi modi. Tipicamente, la pelle infiammata appare di color rosa o rosso nelle persone con pelli chiare, mentre il cambiamento di colore potrebbe essere meno evidente su pelli marroni o nere. La cute può risentire di un’alterata termicità, risultando calda al tatto.
Spesso la scottatura solare si accompagna con dolori e prurito, ed è comune l’insorgere di gonfiore; in alcuni casi, si possono formare piccole vesciche piene di liquido, che possono, a volte, rompersi. Se la scottatura solare è grave, possono includere anche sintomi sistemici quali mal di testa, febbre, nausea e stanchezza. Gli occhi possono presentare una sensazione di dolore o fastidio, in quanto, estremamente sensibili alla luce UV del sole, possono scottarsi.
Si deve prestare particolare attenzione al fatto che qualsiasi parte del corpo esposta, compresi i lobi delle orecchie, il cuoio capelluto e le labbra, può subire una scottatura. E non solo: la scottatura può verificarsi anche su aree del corpo coperte da indumenti, se ad esempio questi hanno una trama larga che permette alla luce ultravioletta di penetrare.
I sintomi di una scottatura solare tendono a manifestarsi entro poche ore dall’esposizione al sole. In seguito, nel giro di qualche giorno, il corpo prova a riparare il danno iniziando a desquamare lo strato superiore della pelle danneggiata; nel caso di una scottatura grave, la guarigione potrebbe richiedere diversi giorni e ogni eventuale persistenza di cambiamenti nel colore della pelle tenderà a scomparire nel tempo.
Tipi di ustioni da sole
Anche le scottature solari, come le ustioni, vengono suddivise a seconda della gravità dell’evento:
- ustione solare di primo grado: sono le più comuni e frequenti e si manifestano con pelle arrossata e dolente al tatto, brividi di freddo e, in alcuni casi, febbre;
- ustione solare di secondo grado: si manifestano con cute gonfia, dolente, arrossata e con vescicole piene di liquido, con la comparsa di febbre che diventa più frequente;
ustione solare di terzo grado: raramente l’esposizione al sole comporta eventi di questa gravità, in cui vengono coinvolti gli strati cutanei più profondi e la pelle appare annerita e “carbonizzata”.
L’importanza del fototipo
Le reazioni all’esposizione solare non sono uguali per tutti! Il fototipo, ossia la tipologia di pelle caratteristica di ogni soggetto, è un importante fattore predisponente verso reazioni infiammatorie a seguito di esposizione solare.
I fototipi sono sei:
- fototipo 1: carnagione lattea, lentiggini, occhi azzurri, capelli rossi.
- fototipo 2: pelle chiara, occhi verdi o azzurri, capelli biondi.
- fototipo 3: carnagione chiara, occhi e capelli castani.
- fototipo 4: pelle olivastra, occhi e capelli bruni.
- fototipo 5: pelle olivastra, occhi scuri e capelli neri.
- fototipo 6: pelle scura, occhi scuri, capelli neri.
Nei fototipi più chiari (1 e 2) la possibilità di andare incontro a scottature solari è maggiore perché, in questi casi, i melanociti producono piccole quantità di melanina: sostanza che promuove l’abbronzatura e protegge naturalmente dai raggi UV.
Scottature da sole: come prevenirle
Per prevenire le bruciature da sole, è essenziale adottare misure protettive, anche in giornate fresche, nuvolose o nebbiose, poiché l’esposizione solare si riduce solo del 20% in tali condizioni. Sarà poi opportuno prestare particolare attenzione in presenza di acqua, neve, cemento e sabbia, poiché riflettono le radiazioni solari.
Sin dalle prime ore del mattino, la luce solare è intensa, specialmente tra le 10 e le 16, quindi è meglio organizzarsi per svolgere le attività all’aperto in momenti diversi. L’utilizzo di solarium e lettini abbronzanti non diminuisce il rischio di scottature, anzi; pertanto, sarebbe consigliabile evitarli. Si consiglia di applicare generosamente una crema solare con uno SPF di almeno 30, almeno mezz’ora prima di uscire: va ricordato che ogni crema solare mantiene la sua efficacia originale per almeno tre anni, quindi si consiglia di controllare sempre le scadenze.
Per proteggere i bambini e i neonati dalle scottature, consigliamo l’uso di cappelli con ampie falde e abbigliamento leggero che copre le braccia e le gambe, allo stesso tempo mantenendoli al fresco e idratati lontano dalla luce diretta.
Cura della pelle in caso di ustioni da sole
Conoscere il proprio fototipo è importante per comprendere quali contromisure adottare contro gli effetti dannosi dovuti all’esposizione ai raggi UV.
Nel caso in cui si verificasse una scottatura di entità tale da poter essere gestita in automedicazione, di seguito alcuni consigli per un primo intervento efficace:
Raffreddare la pelle scottata, ad esempio con acqua fredda (NB: evitare di porre il ghiaccio a diretto contatto con la pelle scottata).
Applicare spray, creme o garze appositamente formulate per la gestione di scottature e ustioni.
In caso di scottature estese, coinvolgenti distretti particolarmente sensibili o in presenza di febbre, fare riferimento al proprio medico curante o al pronto soccorso.