19 Marzo 2024 Mamma e bambino
28 Novembre 2025
Abrasioni: cosa fare per curarle
Durante una corsa al parco, una gita, una passeggiata in bici o un’escursione in montagna può accadere facilmente un imprevisto che porta a procurarsi ferite cutanee che in questo caso sono superficiali come abrasioni da asfalto, escoriazioni da caduta o sfregamento o piccoli tagli. Specialmente fuori casa può essere complicato prendersene cura nel modo corretto, perché non c’è possibilità di pulire la ferita da abrasione, le mani sono sporche e non abbiamo tutti gli “strumenti” necessari per medicare.
Abrasione pelle: quali sono le cause
Un’abrasione si verifica quando la pelle viene graffiata o strofinata: si tratta di un evento comune che può capitare a individui di tutte le età, sebbene i bambini più piccoli e gli adulti più anziani possano essere più inclini a subire abrasioni a causa delle differenze nella coordinazione motoria rispetto ai soggetti in età media.
Questa tipologia di lesione può essere indotta da varie cause, tra le quali rientrano una caduta su una superficie ruvida come il terreno, un marciapiede o un campo da gioco al chiuso; ma anche un’usura cutanea ripetuta, l’impatto contro una superficie dura o irregolare, gli sfregamenti causati dalla strada e la pressione esercitata da un oggetto duro o ruvido. Dunque, la consapevolezza di tali potenziali rischi può contribuire alla prevenzione e alla gestione delle abrasioni.
Quali sono i sintomi di un’abrasione
Un’abrasione cutanea può provocare un dolore lieve, simile a una sensazione di bruciore o pizzicore; può manifestarsi anche una leggera emorragia, accompagnata da cambiamenti nel colore della pelle nell’area interessata. A volte, può emergere un fluido, variabile tra rosa e trasparente, dalla ferita. La comprensione di questi sintomi potrebbe aiutare a identificare più agevolmente una situazione di abrasione e a gestirla nel modo più appropriato.
È molto importante curare un’abrasione
Oltre al fastidio che provoca, una lesione può compromettere la funzione protettiva della pelle verso gli agenti esterni: detriti di terra, sporco e impurità possono infatti favorire la contaminazione e la proliferazione microbica, innescando infezioni e aumentando i tempi di guarigione.
Abrasioni ed escoriazioni sono eventi comuni e rappresentano le lesioni dovute allo sfregamento con una superficie dura, ad esempio il terreno, provocando l’asportazione degli strati superficiali dell’epidermide; si possono manifestare in assenza di fuoriuscita di sangue (abrasioni) o in presenza di fuoriuscita di sangue (escoriazioni).
Cosa fare (e cosa non fare) in caso di abrasioni
Ci sono degli interventi specifici necessari da attuare:
• Evitare di toccare la ferita con le mani sporche
• Comprimere con un panno per arrestare l’eventuale fuoriuscita di sangue
• Detergere bene con acqua corrente e asciugare con una garza pulita
• Rimuovere qualsiasi impurità o eventuali corpi estranei (terra, sabbia, schegge, etc.)
• Distribuire un disinfettante su tutta l’area interessata con l’aiuto di una garza sterile
• Proteggere la ferita con cerotti e bendaggi
• Non esporre la ferita al sole mentre è in atto il processo di cicatrizzazione
Escoriazioni ed abrasioni: rimedi possibili
Per favorire la guarigione, riducendo il rischio di cicatrici, oltre all’indispensabile detersione e disinfezione della ferita come già menzionato, è importante favorire una riparazione corretta e ordinata dei tessuti.
Per un’adeguata rigenerazione cutanea, grazie alle loro proprietà riparatrici, possono essere utili creme, garze o spray a base di Rigenase e Poliesanide per la medicazione delle lesioni cutanee con particolare riferimento ai prodotti che favoriscano la prevenzione dei processi infettivi con principi non fotosensibilizzanti e possibilmente non antibiotici.
Si ricorda che, in caso di lesioni di grave entità o di sospetta infezione della lesione, occorre fare riferimento al pronto soccorso o al parere di un medico per l’impostazione di una terapia specifica.
Abrasioni nei bambini e negli anziani: perché la pelle è più fragile
Le abrasioni tendono a manifestarsi con maggiore frequenza nei bambini e negli adulti più anziani, poiché in queste fasce d’età la pelle presenta caratteristiche strutturali che la rendono più vulnerabile agli insulti meccanici. Nei più piccoli, l’elevata attività fisica, la naturale impulsività nei movimenti e la scarsa percezione del rischio aumentano la possibilità di cadute e urti su superfici irregolari. A questo si aggiunge un’epidermide ancora in fase di maturazione, più sottile e meno resistente allo sfregamento.
Negli anziani, il quadro fisiologico è opposto ma ugualmente predisponente: con l’avanzare dell’età, la pelle perde progressivamente elasticità e spessore a causa della riduzione delle fibre di collagene e della diminuzione dell’idratazione cutanea. Questo processo di involuzione, unito a una circolazione più lenta e a una minore prontezza nei movimenti, favorisce l’insorgenza di lesioni anche a seguito di traumi minimi o sfioramenti contro superfici dure. In alcuni casi, condizioni concomitanti come diabete, fragilità vascolare o terapie farmacologiche possono ulteriormente compromettere la capacità della pelle di reagire allo stimolo meccanico.
Prevenzione delle abrasioni: comportamenti e strumenti utili
Le superfici irregolari, i terreni sconnessi e i pavimenti ruvidi rappresentano scenari in cui il rischio di caduta o sfregamento è più elevato; per questo motivo, una valutazione preventiva del contesto in cui si svolge un’attività può contribuire a limitare gli episodi di lesione. Nell’ambito sportivo, l’utilizzo di indumenti tecnici, ginocchiere, gomitiere o guanti imbottiti riduce l’attrito con il suolo e assorbe parte dell’impatto.
La cura della pelle è altrettanto rilevante. Una cute adeguatamente idratata mantiene maggiore elasticità e resistenza, diminuendo la probabilità che il contatto con una superficie ruvida provochi un’erosione degli strati superficiali. Anche la scelta delle calzature e dell’abbigliamento può incidere: materiali traspiranti e privi di cuciture rigide riducono il rischio di sfregamenti ripetuti, come quelli tipici di camminate prolungate o attività all’aperto.
In contesti domestici, una corretta illuminazione e l’eliminazione di ostacoli lungo i percorsi abituali – tappeti instabili, oggetti sporgenti o gradini non segnalati – contribuiscono a prevenire cadute che potrebbero generare escoriazioni.
FAQ Abrasione
Le abrasioni possono lasciare cicatrici permanenti?
La possibilità che un’abrasione generi una cicatrice dipende dalla profondità della lesione, dall’estensione dell’area interessata e dalla qualità del processo di guarigione. Le abrasioni superficiali tendono a risolversi senza esiti evidenti, mentre traumi più estesi o non correttamente protetti durante la fase di rigenerazione possono determinare discromie o leggere irregolarità cutanee.
Quando è opportuno richiedere una valutazione medica?
Una consulenza specialistica è indicata quando la lesione è molto ampia, profondamente contaminata, presenta sospetti di infezione o è stata causata da morsi o graffi di animali. Anche la presenza di dolore crescente, febbre o mancata guarigione entro una settimana richiede un controllo medico.
È preferibile coprire o lasciare scoperta l’abrasione?
Le evidenze cliniche suggeriscono che un ambiente protetto e leggermente umido, ottenuto tramite medicazioni appropriate, favorisce una guarigione più rapida e ordinata. L’esposizione prolungata all’aria può rallentare la rigenerazione e aumentare il rischio di contaminazione.
Come prevenire eventuali infezioni?
Una pulizia accurata e tempestiva della ferita è l’elemento principale per ridurre il rischio infettivo. L’eliminazione dei detriti e la sostituzione regolare delle medicazioni contribuiscono a preservare un ambiente idoneo alla cicatrizzazione.
Perché alcune abrasioni risultano più dolorose di altre?
L’intensità del dolore dipende dalla localizzazione della lesione, dalla presenza di terminazioni nervose più superficiali e dalla quantità di pelle rimossa. Aree come ginocchia, gomiti e mani possono risultare più sensibili per caratteristiche anatomiche e funzionali.
Un’abrasione può infettarsi anche se appare superficiale?
Sì, perché anche un trauma minimo può permettere l’ingresso di batteri presenti su superfici, suolo o oggetti. L’apparente lievità della lesione non esclude la possibilità di contaminazione, motivo per cui è essenziale garantire una corretta detersione iniziale.
La fuoriuscita di liquido trasparente è un segno di complicazione?
La presenza di siero o di un fluido chiaro è un fenomeno fisiologico nelle prime fasi della cicatrizzazione. Diventa invece preoccupante quando il liquido assume un colore torbido, presenta cattivo odore o si accompagna a dolore, gonfiore o arrossamento progressivo.
Qual è la differenza tra abrasione, escoriazione e lacerazione?
L’abrasione riguarda la perdita degli strati più superficiali della pelle per sfregamento; l’escoriazione implica una lesione simile ma con sanguinamento più evidente; la lacerazione, infine, consiste in una ferita più profonda in cui i margini cutanei risultano separati, spesso richiedendo un trattamento medico specifico.
